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GOAL 4: La lavagna sostenibile: educazione ambientale di qualità

L’istruzione è la base per migliorare la vita delle persone e raggiungere lo sviluppo sostenibile. L'istruzione libera l’intelletto e sblocca la creatività. È la chiave per la ricchezza umana, aprendo un mondo di opportunità e rendendo possibile il coinvolgimento civile in ogni angolo della società. All’interno dell’Agenda 2030, l’obiettivo n. 4, Istruzione di Qualità, si sviluppa in 7 target, 3 mezzi di implementazione e 11 indicatori e riguarda: accesso universale all’educazione primaria e secondaria; accesso universale allo sviluppo d’infanzia pre-scolastico; accesso economico ed equo a educazione professionale, tecnica o terziaria; l’aumento del numero di giovani e adulti con competenze professionali adatte all’occupazione e all’imprenditorialità; l’eliminazione di disparità di genere nell’educazione e accesso equo a tutti i livelli di educazione per le popolazioni più vulnerabili; alfabetizzazione e abilità nel fare i calcoli basici; educazione allo sviluppo sostenibile, ai diritti umani, alla parità di genere, ad una cultura della non-violenza e della pace, alla diversità culturale e alla cittadinanza globale [1].



Acea S.p.A. è una società multiutility di gestione e sviluppo di reti e servizi idrici, energetici, ambientali e di infrastrutture energetiche. Da anni si impegna attivamente per l’obiettivo n. 4, ad esempio tramite Acea Scuola, programma attivato nel 2002 e rivolto principalmente alle scuole del Comune di Roma Capitale e dell’Area Metropolitana di Roma [2]. Acea Scuola vuole contribuire ad aumentare le possibilità che i ragazzi trovino opportunità lavorative coerenti con lo sviluppo sostenibile e a ridurre il numero di giovani che non hanno accesso a un’educazione ambientale di qualità.


L’edizione 2020 del progetto, svolta interamente online, ha visto come protagonista il risparmio idrico e la sostenibilità. L’adattamento digitale di Acea Scuola ha permesso di non interrompere un progetto che dura da vent’anni, dando ai ragazzi un po’ di quella continuità di cui la pandemia li ha privati. [3]. Il contest finale ha chiesto ai ragazzi la realizzazione di un breve video sul quesito “Cosa ci ha insegnato la pandemia: la salvaguardia dell’ambiente e il rispetto della Natura”. I vincitori hanno ricevuto un voucher per l’acquisto di materiale informatico a supporto della Didattica a Distanza (DAD).

Acea Scuola si impegna particolarmente per il target 4.7 e sulla sfera ‘naturale’ dello sviluppo sostenibile: edizioni precedenti si sono concentrate, ad esempio, su energia, ambiente, gestione dei rifiuti e risparmio delle risorse naturali. L’impegno verso questo target è rilevante soprattutto in ottica di recenti indagini che dimostrano l’inconsapevolezza di 92% delle matricole universitarie italiane sui temi dell’Agenda 2030 [5]. Tramite l’allocazione di risorse per la DAD e l’affiancamento di tecnici ed esperti di Acea, il progetto tocca anche i target 4.1 e 4.4.


L’impegno di Acea all’obiettivo istruzione di qualità non è limitato ad Acea Scuola. Esistono infatti: il progetto IdeAzione / La Scuola che Vorrei, grazie al quale i ragazzi propongono modelli innovativi di didattica (4.1, 4.a) e creano soluzioni per lo sviluppo sostenibile (4.7); il programma GenerAzione Digitale di formazione digitale e sostenibile e orientamento al lavoro (4.3, 4.4) ; una partnership tra Acea Elabori e l’Università di Roma La Sapienza per integrare la formazione in aula con stage, visite e ricerca sul campo (4.4) [6]. Di Sofia Cornali

Fonti



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