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La sostenibilità nel Corporate Gift: un ossimoro o un’opportunità?
Natale è alle porte, le feste si avvicinano ed è tempo di regali aziendali.
Quando parliamo di questo tema, quasi sempre ci riferiamo a ordini di migliaia di pezzi, realizzati in Sud Est Asiatico, con materiali o composizioni non idonei al riciclo. C’è un’altra via?
Ne parliamo con Matteo Braga, Partner in The Good Idea: società benefit che da oltre vent’anni opera nel settore del Corporate Gift e ha visto cambiare la sensibilità dei clienti verso un tema tanto dibattuto.
G: Matteo, è possibile coniugare sostenibilità e regali aziendali?
M: La coerenza totale è molto difficile da raggiungere in quest’ambito. Il più delle volte la richiesta di un prodotto “sostenibile” si traduce in una maggiore attenzione al packaging, in modo che sia riciclabile e facilmente scomponibile da chi riceverà il regalo. Di base c’è una scarsa conoscenza di cosa significhi “sostenibilità” quando si parla di prodotto.
G: Certo! Entrano in gioco questioni tanto diverse tra loro: dai materiali al packaging, dalla logistica al fine vita. Come gestite il dialogo su questi aspetti?
M: Cerchiamo di fare un lavoro di education, sia sui nostri canali online che nel confronto diretto col cliente. Spieghiamo che dietro un prezzo leggermente più alto si nascondono i costi della sostenibilità: un materiale di qualità o semplicemente più facile da riciclare, un pack studiato per minimizzare l’impatto sui trasporti, una spedizione via mare o treno più lenta ma meno impattante di un aereo.
Nel nostro settore le leve decisionali più rilevanti sono ancora il prezzo, i grandi volumi di ordini e i tempi stretti di consegna, che mal si combinano con il concetto di sostenibilità. Ma qualcosa sta cambiando.
G: Soprattutto nei settori della cosmetica o dell’alimentare vedo una maggiore attenzione delle aziende, come dei consumatori. Ci puoi raccontare qualche esempio?
M: Beh Callipo ad esempio ha fatto un lavoro eccezionale quest’anno sul regalo natalizio.
Un pack di latta con divisori interni in cartone, studiato per contenere al meglio i vasetti di vetro, senza il rischio di rottura o sballottamenti durante il trasporto, e 100% riciclabile. L’alternativa c’è, bisogna solo prendersi la responsabilità di sceglierla.
