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StorySign: l’Intelligenza Artificiale a sostegno della Creazione di Valore Condiviso

Lo scorso dicembre, HUAWEI Australia ha lanciato StorySign, una nuova applicazione resa disponibile a febbraio di questo anno altamente innovativa, sia per la tecnologia utilizzata (Intelligenza Artificiale) che per il mercato di riferimento: gli under 15 colpiti da disabilità uditiva e i loro familiari. In virtù di queste caratteristiche, tale prodotto può essere considerato un esempio virtuoso di come le aziende stiano agendo alla luce della Creazione di Valore Condiviso.


Fonte immagine: HUAWEI


Porter e Kramer (2011), sono stati i primi a trattare il tema del “Creating Shared Value” (ossia Creazione di Valore Condiviso), sottolineando come le aziende debbano adottare politiche e pratiche operative per, da un lato, essere competitive nel lungo periodo e, dall’altro, migliorare le condizioni socioeconomiche della comunità circostante. Il progresso economico, infatti, è estremamente legato a quello sociale ed entrambi generano valore. HUAWEI, grazie a partnership d’eccezione come enti di beneficienza tra cui l’Unione Europea dei Sordi e l’Associazione dei Sordi Britannici, la Penguin Random House, la nota azienda britannica di animazione l’Aardman Animations ed infine FCB Inferno, ha potuto realizzare StorySing, applicazione Android destinata ad un mercato, non molto considerato dalle aziende fino ad ora, ma che presenta numeri molto consistenti: nel mondo i bambini sordi sono 32 milioni e costituiscono il 5,3% della popolazione globale. L’obiettivo a lungo termine dell’azienda è la “realizzazione di un vero e proprio database di parole” a beneficio dei bambini non udenti e dei loro familiari, aiutandoli, in tal modo, ad imparare a leggere, a formulare i segni, a scoprire nuovi mondi, a vivere esperienze uniche che solo la lettura è in grado di offrire e, in particolare, a sentirsi maggiormente inclusi nella società. Tutto ciò è reso possibile grazie alla tecnologia motion capture e a Star – l’avatar creata con l’Intelligenza Artificiale – che narra storie, con le espressioni del viso e i gesti, nel momento in cui nello smartphone vengono evidenziate le parole del libro.

Questo progetto, inoltre, porta alla creazione di una catena di valore altamente virtuosa: “l’Unione Europea dei Sordi ha ricevuto, da parte di HUAWEI, una consistente donazione che, a sua volta, ha devoluto agli Enti di beneficenza dei dieci Paesi coinvolti nel progetto, al fine di realizzare programmi locali a sostegno dei bambini non udenti e delle loro famiglie.”

Questo prodotto è stato preso in esame per diversi motivi: evidenzia come stia diventando sempre più labile il confine tra le aziende for profit e quelle senza scopo di lucro; mostra come la tecnologia possa rappresentare un valido alleato per la tradizione, senza andarla a snaturare, ma, anzi, completandola, perché per poter utilizzare l’app è necessario, per ora, possedere la versione cartacea del libro “Tre Piccoli Coniglietti” di Beatrix Potter; ed infine è utile anche per chi è udente, ma che ha da sempre desiderato imparare il linguaggio dei segni.

“Le fiabe aiutano a ricordare, a rivivere, a esplorare il mondo, a classificare persone, destini, avvenimenti. Aiutano a costruire le strutture dell’immaginazione, che sono le stesse del pensiero”. (Gianni Rodari)



Riferimenti:

Porter, M.E. & Kramer, M. R. (2011), Creating Shared Value, Harvard Business Review, gennaio/febbraio, pp.64-77.

Per il video pubblicitario clicca qui: https://youtu.be/rQazllUknIU

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