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Il Canada mette uno stop alle plastiche monouso: un passo avanti necessario

Il Governo canadese ha annunciato che limiterà la produzione e l’importazione della plastica monouso entro fine anno, un importante tentativo di combattere il consumo di plastica e il cambiamento climatico [1].


Ad esclusione di casi legati a necessità mediche, il divieto verrà applicato a prodotti quali: borse per la spesa, posate e attrezzature per la ristorazione contenenti plastiche difficili da riciclare. Per dare alle imprese canadesi il tempo di adattarsi ed esaurire le scorte già esistenti, il divieto entrerà in vigore a dicembre 2022 e la vendita di determinati prodotti verrà abolita a dicembre 2023, secondo quanto annunciato dal governo. Per quanto riguarda l’esportazione, l’obiettivo è quello di ridurla progressivamente per poi chiuderla entro la fine del 2025, così facendo, il Canada diventerà la prima giurisdizione ad attuare un piano del genere.


In Canada vengono utilizzati ogni anno fino a 15 miliardi di sacchetti di plastica monouso e 57 miliardi di cannucce ogni giorno [2], nel 2020 il Ministro dell’Ambiente e del Cambiamento Climatico ha comunicato che le plastiche monouso costituiscono il maggior numero di rifiuti che si trovano nelle acque canadesi [3]. Il divieto, e il conseguente cambiamento nel comportamento dei consumatori, avrà un impatto duraturo per la salute del pianeta secondo quanto stimato dal governo. A detta di quest’ultimo, infatti, il divieto comporterà, nel prossimo decennio, l’eliminazione di circa 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica e 22.000 tonnellate di inquinamento da plastiche monouso.


Questo basterà a ridurre la produzione di rifiuti di plastica in Canada? Non proprio. Secondo alcune associazioni ambientaliste, come Greenpeace Canada, le sei categorie di prodotti che verranno vietati costituiscono solo il 5% del totale dei rifiuti di plastica canadesi. Sarah King, il capo della campagna su oceani e plastica del movimento ambientalista, ha dichiarato in un’intervista: “Il rilascio di queste regolamentazioni è un passo avanti, ma non siamo ancora nemmeno alla linea di partenza. Il governo deve espandere la lista dei prodotti vietati e ridurre la produzione complessiva di plastica.” [4]


I prodotti in plastica possono essere utili, soprattutto in ambito sanitario, anche se il numero di alternative è in crescita. Ma la maggior parte dei prodotti in plastica che vengono utilizzati e poi buttati non sono necessari. Il divieto del Canada è un importante passo avanti per il paese, ma c’è il bisogno di muoversi più velocemente per ridurre in maniera concreta l’inquinamento e rispondere alle sfide che la crisi climatica ci impone.




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