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Sostenibilità: l’approccio istituzionale


Franco Fontana – Baia delle zagare - Italia, 1970 (http://francofontanaphotographer.com/photography.html)

La Sostenibilità è oramai onnipresente tanto nella strategia delle imprese quanto nella Politica Economica degli Stati. Le imprese hanno orientato sempre di più l’attività economica non solo verso il profitto ma verso la creazione di valore per i portatori d’interesse (gli Stakeholder). Gli stati sovrani hanno promosso di concerto questi orientamenti, promuovendone i risultati. Quindi, il processo di definizione della Sostenibilità ha origini sovranazionali ed è stato guidato dalle organizzazioni internazionali, in particolare dalle Nazioni Unite (Onu), dall’Organizzazione per la Sicurezza e lo Sviluppo Economico (Ocse) e dall’Unione Europea (Ue).

L’anno zero della Sostenibilità potrebbe situarsi intorno ai primi anni Duemila, quando l’approccio della “Triple Bottom Line” venne incluso dalle Organizzazioni Internazionali nei propri documenti di Policy venendo così a creare una vera e propria distinzione tra Etica, Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR) e “Sostenibilità”.

L’impresa compie scelte etiche nel momento in cui include o esclude alcuni settori dalle proprie attività. A titolo d’esempio, se un’impresa decidesse volontariamente di escludere il settore degli Armamenti dai propri investimenti per proteggere i consumatori essa compirebbe una scelta etica ma non sostenibile.

L’impresa che persegue l’approccio della CSR orienta le proprie attività alla creazione di valore (oltre al profitto) per i propri stakeholder. È nella stessa definizione di CSR che traspare, in maniera evidente, il limite di quest’ultima. La CSR è un approccio microeconomico poiché esclude, per la sua natura, coloro che non rientrano nella categoria di portatori d’interesse per l’impresa (o stakeholder).

In quello che potremmo definire come approccio sistemico ed istituzionale, la Sostenibilità si definisce come l’ottemperanza, da parte delle imprese, alle linee guida delle Organizzazioni Internazionali. La nozione di Sostenibilità si differenzia quindi dall’Etica d’impresa e dalla CSR. Per definire la Sostenibilità l’Agenzia di Rating indipendente Standard Ethics ha adottato le seguenti tre leggi:

1. Le politiche volontarie per lo Sviluppo Sostenibile riguardano le future generazioni e hanno una dimensione planetaria. Spetta ai principali enti sovranazionali riconosciuti dalle nazioni stabilire – attraverso la scienza – le strategie, le definizioni, le linee guida.

2. Gli enti economici perseguono – nella misura che ritengono possibile – finalità, strategie e linee guida sulla Sostenibilità, non le definiscono.

3. La misura della Sostenibilità degli enti economici è un dato comparabile, terzo, sulla conformità alle indicazioni internazionali.

Pertanto, quando si parla di Sostenibilità di un’impresa si devono intendere tutte quelle iniziative volontarie che essa adotta per conformarsi alle strategie, ai principi, alle definizioni ed alle linee guida così come definite dalle Organizzazioni Internazionali. Si tratta di criteri oggettivi e, per questo, facilmente misurabili e comparabili. Strategie che, secondo questo approccio, gli enti economici anziché definire possono solo perseguire.



Fonti

ETicaNews - Standard Ethics: «Csr non è sostenibilità» https://www.eticanews.it/csr/standard-ethics-csr-non-e-sostenibilita/

Fooks G., Gilmore A., Collin J., Holden C., Kelley L., (2013) “The Limits of Corporate Social Responsibility: Techniques of Neutralization, Stakeholder Management and Political CSR” Journal of Business Ethics DOI: 10.1007/s10551-012-1250-5. URL: (https://www.researchgate.net/publication/256333923_The_Limits_of_Corporate_Social_Responsibility_Techniques_of_Neutralization_Stakeholder_Management_and_Political_CSR).

Milano Finanza – le tre leggi della sostenibilità

Standard Ethics – A unique ESG Model

Standard Ethics - Standard Ethics devises three laws of sustainability http://www.standardethics.eu/medias/file/340

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