top of page
  • CSRnative

La bicicletta come driver di sviluppo sostenibile (e non solo)

La bicicletta. Un mezzo tanto semplice, quanto straordinario. Chi di noi non l’ha guidata almeno una volta? La sensazione di libertà che ci regala, inutile negarlo, è magica. La bicicletta è foriera di numerosissimi benefici che conosciamo bene: pedalare fa bene alla salute, fa bene all’ambiente e, come vedremo più avanti, fa bene anche all’economia. Non solo, pedalare aiuta a raggiungere ben 11 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile contenuti nell’Agenda 2030 dell’ONU. Forse questa non ve l’aspettavate! Ebbene sì!

Ma andiamo con ordine. Cosa significa sviluppo sostenibile? Cosa sono gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile? E perché sono così importanti?



Per rispondere a queste domande, occorre fare un passo indietro, non troppo indietro, però, se pensiamo che il concetto di sviluppo sostenibile venne introdotto per la prima volta solo 33 anni fa. Era infatti il 1987 quando la Commissione per l’Ambiente e lo Sviluppo iniziò a parlare di quella “forma di sviluppo che riesce a soddisfare i bisogni delle attuali generazioni senza compromettere tale possibilità a quelle future”. È la prima definizione di sviluppo sostenibile contenuta nel Rapporto Brundtland, documento di importanza fondamentale che getta le basi per il cambiamento di paradigma associato all’idea di sviluppo.

Tornando a un periodo più recente, nel 2015, i 193 governi dei Paesi membri dell’ONU hanno sottoscritto un’ampia e ambiziosa strategia globale per tutti gli Stati membri, da raggiungere entro il 2030. Una strategia composta da ben 17 obiettivi e 169 Target che li sostanziano. Sono i cosiddetti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, più comunemente noti come SDGs (Sustainable Development Goals) che hanno lo scopo di portare attenzione, ma soprattutto azione, su tematiche urgenti, dall’eliminazione della povertà all’uguaglianza di genere fino ad una delle sfide oggi più urgenti: l’Agire per il Clima.

Dunque, è facile capire perché i 17 SDGs hanno un ruolo così importante.

Avendo tracciato il quadro della situazione, possiamo ora riprendere da dove eravamo partiti: la bicicletta come strumento per il raggiungimento di ben 11 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Lo conferma uno studio eseguito dalla World Cycling Alliance (WCA) e la European Cyclists’ Federation (ECF), che ha promosso l’importanza di questo mezzo per raggiungere i nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Nasce così la pubblicazione dal titolo “Cycling delivers on the Global goals”.

Vediamo insieme di quali obiettivi si tratta.

Innanzitutto, un uso diffuso della bicicletta favorirebbe il raggiungimento degli Obiettivi 1, 2, 3 e 5, aiutando le persone più bisognose negli spostamenti, essendo essa un mezzo economicamente conveniente, oltre che permettendo loro di avere più alternative per trovare lavoro grazie a spostamenti di più lungo raggio (Goal 1). La bicicletta permette, inoltre, alle persone di spostarsi per le varie aree rurali o urbane per raggiungere mercati o altre attività per il sostentamento che sarebbero più difficili da raggiungere camminando (Goal 2). Pedalare, poi, non solo aiuta la riduzione delle sostanze inquinanti nell’aria ma aiuta le persone a restare più in forma e ad avere uno stile di vita improntato al benessere (Goal 3). Infine, pedalare permette alle donne e alle ragazze dei Paesi in via di sviluppo di raggiungere posti altrimenti inaccessibili con i soli mezzi di trasporto o camminando, contribuendo così alla riduzione delle discriminazioni di genere (Goal 5).

Ma andiamo avanti.

Grazie a un maggior utilizzo della bicicletta, ci si avvicina al raggiungimento dell’Obiettivo 7, che riguarda l’accesso per tutti a un’energia che sia sostenibile e moderna, poiché questo mezzo utilizza l’energia umana per spostare persone e merci. Per non parlare dell’Obiettivo 8, che riguarda, tra le altre cose, la creazione di posti di lavoro dignitosi per tutti. Di fatto, il settore dell’industria della bicicletta, compresi i servizi e il cicloturismo, crea più posti di lavoro per lo stesso fatturato rispetto a qualsiasi altro settore dei trasporti (per fare un esempio, per ogni milione di fatturato, la produzione delle bici crea 4,89 posti a tempo pieno, mentre l’industria automobilistica solo 1,63 posti di lavoro).

Ancora, grazie ad un uso generalizzato delle biciclette si andrebbe a sostenere il raggiungimento di altri obiettivi (erano 11, ricordate? Mica pochi!) i n. 9, 11, 12. Il Goal 9 riguarda la costruzione di infrastrutture resilienti e la promozione di un’industrializzazione sostenibile (si noti per esempio come, rispetto alla costruzione di un’autostrada, un’infrastruttura ciclabile occupi molto meno suolo); l’11 è particolarmente importante poiché parla delle città: solo l’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti quotidiani gioverebbe alla salute degli abitanti, riducendo le emissioni di smog e aumentando la sicurezza delle strade (una minor presenza di auto, infatti, restituirebbe la città alle persone). Infine, vediamo un protagonismo sempre più forte delle politiche di mobilità sostenibile come strumento per combattere i cambiamenti climatici, collegandoci quindi all’Obiettivo 13, una delle sfide più urgenti dei nostri tempi.

Per finire, ultimo nell’Agenda ma non per importanza, troviamo l’Obiettivo 17, che riguarda le Partnership per raggiungere questi SDGs. I movimenti e le organizzazioni ciclistiche di tutto il mondo promuovono l’utilizzo della bicicletta e sostengono a gran voce la partnership globale per lo sviluppo sostenibile fornendo dati di qualità in modo tempestivo e affidabile, per supportare la diffusione di tecnologie ciclistiche rispettose dell’ambiente e l’attuazione di politiche di mobilità sostenibile.

Ma c’è un altro dettaglio da evidenziare in questo periodo storico. La bicicletta può anche essere usata come mezzo per fronteggiare l’attuale pandemia e per contrastare l’enorme crisi che il settore turistico sta vivendo .

Essa, infatti, esprime i caratteri distintivi della Low Touch Economy (sicurezza, salute, distanziamento, corto raggio) e per questo è un candidato d’eccellenza alle esigenze di “nuova normalità” come emerge dal 2° Rapporto “Viaggiare con la Bici” di Isnart-Legambiente del 2020. I risultati del nuovo studio dimostrano la validità della bicicletta come mezzo per continuare a spostarsi in un’era di distanziamenti sociali ma anche come componente fondamentale per tornare a fare turismo: il cicloturismo, infatti, può essere una valida alternativa per sostenere la ripresa del turismo e per fruire della bellezza dei territori all’insegna dell’ambiente, della sostenibilità e della sicurezza.

Questi elementi rafforzano ulteriormente l’enorme potenziale della mobilità ciclabile. Siete d’accordo con me che la bicicletta è un mezzo straordinario?


Fonti


bottom of page