top of page
CSRnative

“Environmental Paw Print”: coinvolgere i nostri amici pelosi nello sviluppo sostenibile

Al giorno d’oggi è possibile calcolare la nostra “impronta” sul Pianeta tramite svariati strumenti. Ma ci siamo mai interrogati sull’impatto ambientale dei nostri animali domestici? A questo ci pensa “Environmental Paw Print” il quale indica “the amount of land that would be required to provide the food resources for animals” (Su & Martens, 2018).

Secondo Fediaf (Federazione Europea delle Industrie per gli Alimenti per Animali Familiari), la totalità degli animali domestici in Europa corrisponde a circa 300 milioni. In Italia, invece, è sorprendente notare come il rapporto con la popolazione corrisponda a 1 a 1, infatti nel 2019 si è stimata la presenza di 60,27 milioni di animali d’affezione (ASSALCO, 2020), così suddivisi (in milioni):

L’elevato numero di animali domestici nelle nostre case sottolinea l’importanza dello studio e della successiva diffusione della consapevolezza del loro impatto e di come mitigarlo, offrendo degli strumenti che alimentino lo spirito critico dei padroni sempre più attenti alla ricerca di soluzioni sostenibili e in linea con le scelte personali.

Infatti, in uno studio del 2020 (Yavor, Lehmann, & Finkbeiner, 2020) sono emersi i seguenti dati esemplificativi:

L’impatto ambientale legato alle urine è pressoché impossibile da gestire, essendo nell’indole dei cani marcare il territorio e comunicare urinando. Per le feci, invece, può essere migliorato grazie alla raccolta in sacchettini biodegradabili appositi.

Altrettanto importanti sono le valutazioni da fare rispetto al pet food, dati gli effetti negativi generati lungo la sua intera supply chain. Il più delle volte sono cibi confezionati, con ingredienti derivanti da allevamenti intensivi e di scarsa qualità contribuendo all’alto livello di obesità rilevato in circa il 22-40% degli animali. (Su & Martens, 2018).

Le soluzioni proposte a questo problema sono svariate, tra cui l’introduzione di alimenti sostitutivi come gli insetti (Alexander, Berri, Moran, Reay, & Rounsevell, 2020) e l’utilizzo di cibo di scarto al fine di evitare lo spreco di beni che soddisfano ancora i criteri minimi nutrizionali (Castrica, et al., 2018).

Una delle soluzioni più discusse, però, scaturisce dalla volontà dei padroni di sfamare i loro animali domestici in linea con le loro abitudini alimentari vegetariane o vegane.

Questa opzione ridurrebbe i GHG ricollegabili al pet food, lasciando però molti punti interrogativi, sia a livello accademico sia per i proprietari stessi, sul beneficio nutrizionale dei (pochi) prodotti plant-based per animali presenti sul mercato. Da ricordare, però, che l’assenza di componenti di derivazione animale non sempre è sinonimo di sostenibilità a 360°, dovendo in ogni caso essere affiancata da tracciabilità dei singoli ingredienti, scelta di fornitori responsabili e massimizzazione dei nutrienti.

In conclusione, visto il ruolo importante che ricoprono gli animali domestici e dei benefici psico-fisici che portano nella nostra vita, è importante offrire loro soluzioni pensate in termini di alimentazione e impatto ambientale, coinvolgendoli nel nostro percorso di sviluppo sostenibile. Francesca Sartor Fonti -Alexander, P., Berri, A., Moran, D., Reay, D., & Rounsevell, M. (2020). The global environmental paw print of pet food. Global Environmental Change.

-ASSALCO. (2020). Rapporto Assalco-Zoomark 2020 .

-Castrica, M., Tedesco, D., Panseri, S., Ferrazzi, G., Ventura, V., Frisio, D., & Balzaretti, C. (2018). Pet food as the most concrete strategy for using food waste as feedstuff within the Eropean context: a feasibility study. Sustainability.

-Dodd, S., Cave, N., Adolphe, J., Shoveller, A., & Verbrugghe, A. (2019). Plant-based (vegan) diets for pets: a survey of per owner attitudes and feeding prectices. Jan S Suchodolski, Texas A&M University College Station.

-Khan, A. (2017). Scientists tally the environmental impact of feedind meat to our cats and dogs. It's huge. Los Angeles Times.

-Marra, P. (2019). The ecological cost of pets. Cuttent Biology Magazine.

Su, B., & Martens, P. (2018). Environmental impacts of food consumption by companion dogs and cats in Japan. Ecological Indicators.

-Swason, K., Carter, R., Ypunt, T., Aretz, J., & Buff, P. (2013). Nutritional sustainability of pet foods. American Society for Nutrition.

-Yavor, K., Lehmann, A., & Finkbeiner, M. (2020). Environmental Impacts of a pet dog: an LCA case study. Sustainability.


Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page